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si scordi di amarmi; a Nini vado a parlare io stessa dopo di averti stretta al mio cuore con tenerezza indicibile.

Nina mia, quello che mi racconti del tuo sposo non mi piace niente. Dopo tanta aspettazione e tante informazioni, io credeva che il soggetto riuscisse assai più piacevole. Se io non conoscessi papà tuo, forse, potrei dire qualche parola di consiglio, ma non v’è bisogno quando gli sei vicina. Amerò piuttosto di sentire come quest’affare finisca, e puoi credere se la Paolina brami con tutto il cuore che la risoluzione che prenderai non abbia nel seguito a produrre rincrescimento nè in te, è in alcuno della tua cara famiglia. Quello di cui son lieta però si è il vedere come procede allegramente senza piangere come faceva una volta una persona di mia conoscenza quando doveva ricusare qualche partito d’altronde ad essa conveniente. Sicchè, segui sempre così, cara Nina, e fa lieti i tuoi col gioviale tuo amore. Cleofe ti bacia, ed io ancora il più forte che posso.