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mando all’amore dei tuoi genitori e di Ninì, i quali abbraccio e bacio con tutto il cuore.

Addio, cara Marianna, già sai di essere sempre la mia diletta, e che l’amor tuo è la vera consolazione della tua Paolina.


LXXXII.

ALLA STESSA

a Modena per Vignola

16 luglio (1841)

               Cara Marianna,

Le tue lettere mi son sempre care come già ti ho detto tante e tante volte, che mi sembrerebbe affatto inutile il ripeterlo; ma l’amicizia è come l’amore e gode molti de’ suoi privilegi, uno dei quali è quello che mi accorda il permesso di assicurarti sempre nuovamente che tu godi tutta, tutta la mia affezione e la godrai in eterno. Se io non ti avessi già da tanto tempo conosciuta degna di tutto l’amor mio, s’io non mi fossi innamorata già da lungo tempo di te, se non considerassi la tua famiglia come facente parte della mia, se. . . . . ma non è questo quello ch’io vogio dire. Decisamente! oggi non son felice nei termini, e non arrivo a spiegarmi per quanto fatichi! Ancorché fosse tuttora tempo di far nuove amicizie e ne contraessi ogni di una nuova, io ti amerei sempre colla vivacità, colla tenerezza di un primo