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noncuranza voglio dirti che sono imminenti; sicchè vedi che siamo stati alquanto occupati, e quando io non ho la mente libera, non son buona a scrivere. Però sono stata buona a ricordarmi sempre di te e dei tuoi, a pensare ai tuoi affari e specialmente a quel fatal giovinotto ch’io vorrei vedere un poco più lontano, ai tuoi trionfi musicali al tuo nome ch’io non vedo più nei giornali teatrali, il che m’indica che ancora non sei fissa con nessun impresario e mi dispiace il sentire che non ti puoi liberare da questa faticosa vita come speravi, e che non puoi indurre il tuo debitore a soddisfarti com’è suo dovere; sicchè vedrai altri paesi, e voleva dire altro mondo, ma no, il solo pensiero mi spaventava.
La Corradi sembra che vi si trovi assez bien, giacchè si è rifermata per altri tre anni, e manda denaro a Jesi per rinvestimento. Non ti ho dimandato mai perchè Nina non canti; una volta mi dicevi ch’essa era per montare in palco, poi vedo che la pigrizia l’ha vinta. Già, quella cara ragazza non è buona che a far l’amore, come si vede bene: studiare e faticare non lo vuole affatto; e cangia sempre i nomi dei suoi amanti e se li tira dietro, e poi se ne annoia e lascia a te la cura di risponder loro; oh! certo, questa è una bella vita! Colla sommità delle labbra ardisco appena baciare le sue gote, chè ho timore che il suo cattivo cuore corrompa il mio, e mi accosto a lei tremando. Perciò ti raccomando assal a non istancarti di tenerle gli occhi addosso; sebbene poi, per dirla tra noi, mi pare ch’essa pure dovrebbe tener gli occhi addosso a te, e mi pare che papà