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sia, seppure questo desiderio può venire mai realizzato in questo mondo. Se non è morta, abbracciami e baciami Nina. Dimmi quando partirai per Genova; oh quanto mai t’invidio questi tuoi viaggi! Se Nina volesse, io le cederei il mio posto, e verrei a prendere il suo, e credo che nessuno di voi altri, miei carissimi, avrebbe a lamentarsi della mia affezione, della mia tenerezza per voi. Addio, addio, ti lascio stringendoti vivamente al mio cuore e baciandoti con grande amore.
LX.
ALLA STESSA
a Bologna
9 agosto (1835)
Marianna mia,
Non istare in pena per la carissima tua diretta al povero Sanchini, chè essa mi fu recapitata immantinente. Toccava a me a compiangere la perdita di quella cara lettera, ove realmente essa si fosse smarrita, essa è piena di troppo cari ed amati dettagli, perchè io non ne avessi a regretter amaramente la perdita. Oh! ti ringrazio assai, Marianna mia, della bontà e della pazienza tua nel narrarmi tutto quello che mi narri, nel farmi assistere ai preparativi per la festa di Nina, nell’invitarmi a pranzo con tanta amorevolezza (ma io non potei venire. proprio non potei), nel farmi