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strettamente, Nina mia, e pregala a volermi sempre bene, a non iscordarsi di me, di quella che prende, sebbene di lontano, una parte si viva a tutto quanto la risguarda.

Come va colla vostra Amina, Nina mia? La povera Lalande ha fatto fiasco in Ancona, e tutta l’impresa non val niente. Se tu non avessi le ali troppo lunghe, non faresti tanti giri e rigiri dintorno a....., e se io fossi vicina a te avrei ben cura di tarpartele malgrado i tuoi strilli; ma hai ragione ch’io son lontana. Addio, cara Ninetta, io ti voglio un gran bene. Di a Marianna che mi scriva, chè ho gran bisogno di vedere i suoi caratteri. Poco fa sognai una notte due belle ragazze ch’io andava baciando e ribaciando con grande affetto, chi sa chi fossero? salutami papà, e addio di nuovo.

Anche dai fogli francesi seppi l’arresto di Giordani1 ora vorrei sapere cosa ne è stato.


L

AD ANNA BRIGHENTI

a Bologna

30 Maggio (1834)


Qousque tandem abutere, Marianna, patientia nostra?

Se una volta giudicai essere stoltezza il supporre soltanto che la nostra amicizia potesse raf-



  1. Avvenuto nel Febbraio e durato ottantotto giorni.