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ma con Nina sono inquieta assai assai, chè non posso contar più i giorni nei quali non mi ha più scritto. Non mi dici come hai trovato di salute la Regnoli, di quella sua delicata salute che fa tremare. Io vorrei sapere da te come le trovi adattato quel suo marito, e se non pare anche a te che siano due contrapposti, però credo che Regnoli sia un brav’uomo. ma essa aveva bisogno di un marito poco meno delicato di lei.
Cosa dici del matrimonio della Tosi? Io credo che se Lucchesi-Palli non fosse ricco, essa avrebbe fatto male a sposarlo, ma in sostanza io non so altro se non ch’egli è già marito della Berry, e se tu sai qualche cosa dimmela. E giusto a proposito di questo matrimonio saputo per via di giornali, andava pensando l’altro giorno, se mi accadesse di sapere nello stesso modo il matrimonio della Brighenti? Oh povero quel foglio che mi fosse capitato sotto le mani con quelle nuove! perchè non è vero ch’io non l’ho da sapere dai giornali ma da un’altra diletta persona? non è vero che sarebbe gran torto se quella non me lo avesse già annunziato, ed io non avessi potuto dirle, — cara, questa tua felicità è anche la mia, — non è vero tutto questo, Marianna mia? Ma poichè spero che così non succederà, io me ne sto quieta aspettando che tu mi scriva il nome di quello che tu renderai felice.
Addio, mia carissima. Sento tuttora vivissima l’emozione ed il palpito col quale mi son destata questa notte nel momento ch’io ti abbracciava, qui, in casa mia ove tu eri di passaggio, con quella tenerezza ineffabile con cui ti abbraccio e ti bacio in questo punto istesso. I miei saluti affettuosi a papà.