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quella cara giovine! Oh come bacio affettuosamente quella nobile fronte che si cigne di tanti allori. Nella gazzetta di Firenze ho letto l’annunzio di Feroci che assicura il pubblico fiorentino che l’opera andrà in iscena il 20: dimmi quante recite saranno, e dove andrai in appresso. La Tosi riscuote in Ancona sommi onori. Nella serata di benefizio guadagnò trecento settanta scudi, fu accompagnata a casa con sessanta torcie e la banda, e fu pregata molte volte di affacciarsi al balcone. Io sento tutto, ma non ho potuto sentire la cara sua voce, no, non l’ho potuto.

Nina mia, amami sempre, chè ne ho gran bisogno. Dì a Marianna che ricevei a suo tempo le informazioni sull’affare di Fermo, e che la ringrazio assai che mi abbia fatto fare buona figura presso il mio amico, poi assicurala ch’io non credo affatto ch’essa mi manderà le poesie avute in Arezzo, poichè sempre promette e non mantiene.

Addio, care anime, io vi abbraccio ambedue colla maggior tenerezza. Dimmi una parola della sposa del granduca.

Sai? una persona che ha veduto il granduca ed ha veduto Carlo mio fratello, dice che si rassomigliano molto.

I complimenti miei a tuo padre.





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