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Credi pure, o cara, che eran troppi i sacrifizi che dovevo fare — poi, propriamente in questi giorni una lieve aura di felicità gustata per un momento mi ha fatto comprendere per chi io farei senza neppur pensarvi qualunque sacrifizio, e mi ha fatta misurare l’immensa distanza e differenza fra uno ed un altro — e, passato quel momento, la di cui rimembranza vivrà un pezzo nel mio cuore, presi la mia risoluzione e non ho voluto sentir più parlare di questo affare.

E se io ti posso anche giurare che, appena proferito il no, mi sentii togliere dal cuore un peso enorme, e che ogni volta che penso di essere liberata dal pericolo di accettare quell’offerta odiosa mi sento felice, estremamente felice, non crederai che questo sia segno sicuro ch’ei mi era antipatico? e perchè non lo crederai, Marianna mia? Io già lo so che mi sono ricalcati i miei ferri da me stessa, pure credo che non verrà mai un momento in cui abbia a pentirmi di questa risoluzione, dovessi anche stare in ferri tutta la vita! Ma tu quanto sei buona, o cara! Io ti bacio con inesprimibile affetto, e ti prego a non sdegnarti meco, — io sarei perduta!