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Dicono che il teatro è sempre vuoto, chè gli Anconitani non ci vanno punto.
Mi ha fatto veramente ridere il vedere fra quelli che Montresa ha fissati per gli Stati-Uniti, la Saccomani, quella che noi abbiamo sentita cinque anni fa e che faceva rabbia ai Recanatesi, portarla in America e nella capitale degli Stati-Uniti, è cosa veramente ridicola. Ancora non mi hai detto quali sono i tuoi compagni e qual’opera canterai; non sai che di te voglio saper tutto? Ma pur troppo avrai ragione di non scrivermi tanto sollecitamente; lo stordimento in cui devi essere te lo impedirà certo.
Ed io starò aspettando a braccia aperte che tu rinvenga un poco da questo stordimento, affinchè possa scrivermi...
Alla Regnoli ho scritto, e puoi bene immaginarti con quanto affetto dopo che mi hai detto che ti ha ricevuta amorosamente.
Mandami, se ne hai, le stampe che ti hanno fatto a Pisa, e particolarmente l’invito per la tua serata a benefizio.
Bacia Nina per me, e salutami i tuoi genitori. Io non potrò mai arrivare ad esprimere con quanto affetto, con quanta tenerezza io abbracci la mia Marianna.
Nina mia, sii generosa meco. Io dovevo una risposta ad una tua lettera che mi consolò assai (ma già lo sai, che tutte le tue lettere mi sono sempre carissime), pure non te l’ho fatta. Ma non credere che ciò sia provenuto da poco amore, no, non lo credere. Io ti amo sempre