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mia non può essere di natura da me diversa e mi devi pagar bene.

— Ti pagherò al cader delle foglie di quercia, torna in allora, il tuo danaro è di già contato.

Cadute le foglie, venne il Diavolo e chiese di esser pagato. Il Signore rispose: nella chiesa di Costantinopoli vi è una grossa quercia, la quale ha ancor tutte le foglie. Il Diavolo arrabbiato e smanioso s’allontanò per andarne in cerca; sei mesi errò nel deserto pria di ritrovarla e quando fu di ritorno tutte le altre quercie di bel nuovo aveano rimesse le verdi foglie. Stizzito per non poter ricevere la sua paga, cavò gli occhi alle capre che ancor viveano ed in luogo di quelli posevi i suoi.

Gli è per ciò che hanno le capre occhi di Diavolo, coda mozzicata e lo spirito maligno volentieri ne prende la figura.


I DODICI SERVITORI POLTRONI.


Dodici servitori che nulla fatto aveano per tutta la giornata, venuta la sera neppur se ne dettero il minimo pensiero; ma sdraiatisi in sull’erba menavano vanto della loro poltroneria. — Il primo disse: che ho a far io colla poltroneria vostra, deggio pensare alla mia. Principal mio lavoro si è d’aver cura del ventre,