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LA VOLPE E LA SIGNORA COMARE.


La Lupa partorì un lupicino e fece invitar la Volpe a far da Comare. — È nostra prossima parente, dicea, ha un bell’ingegno e molte astuzie, può istruire il mio bimbo e giovargli d’assai. — La Volpe se ne mostrò molto onorata e disse: — Pregiatissima signora mia, io le rendo grazie dell’onore che mi ha fatto, voglio adoperarmi in modo che ne sia contenta. — Ed il dì della festa mangiò con molto appetito, mostrossi allegra e soggiunse: — Cara signora Lupa, è dover nostro far sì che il lupicino venga su bene; perciò Ella deve per riprender forza nutricarsi con cibi sostanziosi, venga meco, la condurrò in un ovile da cui facilmente potremo portar via qualche cosa di buono. — Piacquero alla Lupa questi parlari ed andò colla Volpe, la quale da lungi le indicò l’ovile dicendo: — Provi, facilmente vi potrà entrare senza esser vista, frattanto io guarderò altrove per vedere se posso prendere qualche gallina. La bugiarda all’incontro ritornossene indietro e si sdraiò sull’erba a riposare.

La Lupa entrò nell’ovile; ma un cane che colà era, si mise ad abbaiare, subito accorsero i contadini presero la signora Lupa e