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gomito la moglie dicendole: — Margherita, ecco il primo, e dir volea quegli che portava la prima pietanza. Ma il servitore si pensò avesse voluto dire: ecco il primo ladro e poichè in effetto lo era, ebbe paura e non si tosto uscì dalla sala disse ai suoi compagni: Il Dottore sa tutto, ci pongono il branchino addosso, ha detto che io sono il primo. Il secondo non fidavasi di por piede colà; dovette farsi animo. Appena fu entro col suo piatto, il Contadino toccò del gomito la moglie, Margherita — ecco il secondo. Il domestico ebbe pure paura ed uscì. Non capitò meglio al terzo; il contadino di bel nuovo disse: Margherita — ecco il terzo. Il quarto arrecò un piatto coperto: il Signore disse al Dottore, che dovea dar saggio della scienza sua ed indovinare quel che vi fosse entro. Il Contadino osservò il piatto e non sapendo come cavarsi d’imbroglio, esclamò: Ah! povero gambero ch’io mi sono! — Ciò udito, il Signore disse: — lo sa, deve pur anco sapere chi ha il danaro.

Il domestico ne ebbe molta paura ed ammiccò il Dottore di uscire. Fuori che fu, i quattro domestici gli manifestarono come essi aveano rubato il denaro, di buon grado lo restituivano e per di più gli avrebbero regalato una grossa somma se non gli tradiva; poichè ci andava della loro vita e lo condussero nel luogo ove il danaro era nascosto. Tutto allegro il Dottore rientrò nella sala,