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ciondoloni restò là per un po’, ritto come se vi fosse piantato; finalmente disse: ma potrei anch’io diventar Dottore?

— Oh! sì, è subito fatto.

— Che deggio fare?

— Imprima imprima comprati un sillabario eguale al mio in cui vi sia l’imagine del Gallo, indi vendi carro e buoi, procurati un abito ed altri arnesi da Dottore, in fine fa dipingere un’insegna colle parole: Io sono il Dottore Enciclopedico; e falla inchiodar lassù in alto sopra la porta di casa tua. Il Contadino fece tutto quello che gli era stato detto. Di lì a poco da che esercitava l’arte novella, fu rubato del denaro ad un ricco e grande Signore; si fece parola del Dottore enciclopedico il quale abitava non so qual villaggio e che di certo avrebbe dovuto sapere dove il danaro era stato nascosto. Il Signore fece attaccare i cavalli alla carrozza, si fè condurle nel villaggio e chiese al Dottore enciclopedico se fosse quel desso. Era quegli per l’appunto. — Dovrebbe venir meco per rinvenire il danaro rubato. — Oh! si, ma la Margherita mia moglie verrà eziandio. Contento il Signore li fece tuttedue salire in vettura e via insieme.

Giunti al castello la tavola era imbandita, il Dottore dovette subito mangiare. Sì, ma la Margherita mia moglie eziandio, diss’egli e sedette a tavola con essa. Appena entrò il primo domestico portando in mano un piatto con un manicaretto entro, il Contadino toccò del