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riaprì la porta e lasciò entrare il contadino. Questi credeasi dovesse la musica ed il canto ricominciare, ma nulla si fece: fu accolto con grande amorevolezza, gli vennero incontro gli angioli, nessuno suono.

— Perchè, disse a S. Pietro, non si suona la musica pel ricco come pel povero? pare, da quanto veggo, si usino parzialità in Paradiso come sulla terra. — No, rispose S. Pietro, tu ci se’ caro al pari di tutti gli altri e come il ricco gusterai delle gioie celesti, ma vedi, poveri contadini come tu ne vengono ogni giorno in Paradiso, de’ ricchi invece non ne entra uno ogni secolo.


I TRE FIGLI DELLA FORTUNA.


Una volta un padre chiamò a sè i tre suoi figli; al primo diede un gallo, al secondo una falce ed un gatto al terzo. — Io sono di già ben avanti negli anni, egli disse, e la mia morte è vicina, prima di morire volli provvedere al vostro stato. Denari non ne tengo e forse vi parrà un nonnulla quel che vi ho dato; ma così non è se voi lo saprete adoperare con intelligenza; cercate un paese in cui queste cose siano sconosciute e la vostra fortuna è bell’e fatta. Morto il padre, il maggiore de’ figli prese il suo gallo se ne andò pel mondo, ma dapertutto ove passava, il gallo