Pagina:Paoletti - Favole scelte dalla raccolta dei fratelli Grimm, Milano, 1875.djvu/62


53


IL LUPO E L’UOMO.


La Volpe raccontava un giorno al Lupo della forza dell’Uomo, come nessun animale potesse opporgli resistenza e che perciò era necessario usar l’astuzia per salvarsi. — Oh! se potessi una volta vedere un Uomo, rispose il Lupo, vorrei saltargli addosso e farne tanti pezzi. — Se non desideri altro, soggiunse la Volpe, vieni domattina di buon ora da me, te ne mostrerò uno. Il Lupo vi andò e la Volpe lo condusse sur una strada per ove tutti i giorni soleva passare un cacciatore. Videro un vecchio soldato in congedo che ritornavasene a casa.

È quegli un uomo? disse il Lupo.

— No, lo è stato.

Poco dopo passò un ragazzo che andava a scuola: — È quegli un Uomo?

— No, lo diverrà fra breve.

Comparve finalmente il cacciatore col fucile a due canne dietro le spalle ed un grosso coltello al fianco. — Ecco, disse la Volpe, vedi quello là che viene è un uomo; tu gli salterai addosso, ma io voglio fuggirmene nella mia tana. Il Lupo corse contro il cacciatore, ma questi appena lo vide: — Peccato! esclamò che il fucile sia carico con migliarola. Mirò e gli sparò nel muso. Il Lupo