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borsa vuota. L’Uccellino fortemente si lagnò di questo pubblico delitto; ma fu fiato sprecato, poichè il Cane rispose che avea trovato lettere false indosso alla Salsiccia, la qualcosa la facea rea di morte.

L’Uccellino tutto melanconico prese la legna, volossene a casa a raccontare al compagno quel che veduto ed udito avea. Ne furono molto afflitti, stabilirono di rimaner insieme, e di far quanto di meglio potevano. Quindi l’Uccellino apparecchiava la tavola, il Topolino il cibo, e giunta l’ora di pranzo volle servire; nella fretta si provò a scivolare un tratto fra i legumi, come era solito fare il Salsicciotto per condire le vivande; ma appena fu in mezzo più non potè uscirne, si bruciò il pelo, la pelle e vi lasciò la vita.

Quando venne l’Uccellino per portare in tavola, non vi era il cuoco. Impaurito, gettò sbadatamente per terra la legna, chiamò, cercò per ogni dove, ma indarno. Intanto il fuoco s’era appiccato alla legna suscitando un incendio; l’uccellino corse ad attigner acqua, il secchiello sdrucciolo nel pozzo, esso dietro e non potendo più riprender forza, annegò.


CUFFIETTA ROSSA.


Fu già una buona ragazzina caramente amata e vezzeggiata da quanti la conoscevano