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sinchè rinvenisse. — Sai tu anche, chiese allo sconosciuto mentre si rialzava, chi sono io ed a chi hai dato soccorso? No, non ti conosco, rispose il giovane. Sono la Morte, non risparmio nessuno e neppur con te potrò fare eccezione. Affinchè tu vegga quanto io sono riconoscente, prometto di non coglierti all’impensata; ma prima di venire per portarti via, ti manderò i miei Messaggieri. — Ebbene, disse il giovane, è sempre un guadagno sapere quando vieni; così almeno potrò vivere qualche tempo sicuro. Quindi continuò la sua strada, fu allegro e felice vivendo spensieratamente. Ma siccome ogni dì ne va un dì, la gioventù e la salute tosto svanirono, vennero le malattie ed i dolori che di giorno lo tormentavano e di notte non gli lasciavano prender riposo. Non morrò, diceva tra sė, poichè la Morte mi promise di inviarmi prima i suoi Messaggieri; solo vorrei che presto passassero questi uggiosi giorni della malattia. Poco dopo pareagli di essere quasi come guarito e di nuovo fu allegro; quando un giorno sentì battere una mano sopra la sua spalla, si voltò indietro, era la Morte. — Seguimi, gli disse, l’ora della tua partenza dal mondo è suonata. Come, rispose l’uomo, vuoi tu mancar di parola? Non mi promettesti che prima di venire mi avresti mandato i tuoi Messaggieri? Io ancor non vidi nessuno. — Taci, rispose la Morte, non ti mandai forse un dopo l’altro i Messaggieri miei? Non venne