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miata, punito il vizio, il tutto nel modo più semplice e piano, senza sforzo alcuno, attalchè il sopranaturale stesso al dir d’uno scrittore vi è introdotto naturalmente e Rodolfo Gottschall il rinomatissimo critico della Germania nella Deutsche Nationalliteratur, con quel suo stile colto, forbito e pieno di venustà, giustamente ne fa i più ampi elogi.

Le son pur semplici e naturali davvero!

Sparse di arguzie, di proverbi, scritte in una lingua pura come linfa di ruscello e con un periodeggiare così garbato che è un desio.

I Grimm ancora sono considerati quali iniziatori d’una scienza nuova, la Mitografia, ed a questo proposito scrive Giulio Soury1. Bisogna forse ricordare che, dopo i fratelli Grimm, lo studio di questa letteratura anonima divenne uno dei rami più importanti della mitologia, della storia delle idee religiose, delle tradizioni e dei costumi delle grandi famiglie umane? Un racconto popolare non è come il romanzo una storia inventata a capriccio.... Ricercare l’origine e la formazione di questi racconti, ritrovare il loro carattere comune sotto le varietà locali e nazionali, risalire dal racconto alla leggenda e da questa al mito de’ tempi remoti, ecco

lo scopo e la missione d’una scienza nuova, la Mitografia. Per i Grimm, gli Schwartz, i

  1. Les Contes de Perault et la mithografie comparée. V. Le Temps, 30 marzo 1875.