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che previde la misera fine di questi n’ebbe commiserazione ed esaudì la preghiera.

Sopra gli steli rimase ancora una piccola spiga come appunto cresce oggidì.


COME SI DIVIDE IL PIACERE

ED IL DISPIACERE.


C’era una volta un Sarto, uomo ghiribizzoso, attaccalite, la cui moglie comechè buona, diligente e pia mai non potea entrargli in grazia. Di ogni cosa che quella facesse, era malcontento, borbottava, smaniava, la strapazzava, la percuoteva. Finalmente il Giudice seppe di questi maltrattamenti, fè citare il cattivo marito, ordinò lo si chiudesse in carcere affinchè si correggesse. Per molto tempo non ebbe che pane ed acqua, alla fine posto in libertà dovette promettere di non più battere la moglie e vivere insieme in santa pace, dividendo il piacere ed il dispiacere come tra maritati si conviene. Per qualche settimana la cosa andò; indi riprese le antiche usanze ritornando borbottone ed intrattabile. E siccome non la poteva battere, volle prenderla pe’ capelli e strapparglieli. La moglie gli sfuggì, corse in corte ed egli dietro col braccio e le cesoie, le gettò alle spalle quello e queste e tutto ciò che capitavagli tra mano. Quando la coglieva era tutto contento, ridea; ma