Pagina:Paoletti - Favole scelte dalla raccolta dei fratelli Grimm, Milano, 1875.djvu/110


101

i buchi: così facevano per bagnar colla pioggia la terra. Ch’i’ arrazzi se... ma fortunatamente si tacque riflettendo che forse era per trastullo e si possono far per ciò molte cose inutili; specie qui in Paradiso che da quanto scorgo si poltroneggia volentieri.

Andò oltre e vide una carrozza infangata in una profonda rotaia. — Non è da farne meraviglia, disse all’uomo che era presso di quella: chi la stracaricò in questo modo? Che cosa portate? — Pii desideri, rispose il conduttore, non la potei guidar bene, la spinsi però sin qui e spero qualcheduno mi aiuterà. Venne in fatti un angelo con due cavalli e li attaccò dinanzi la vettura. — Benissimo, disse Lesina, due non basteranno ce ne vorrebbero almeno quattro. Un altro angelo condusse ancora due cavalli, ma in iscambio di attaccarli davanti cogli altri li attaccò di dietro. — Oh! quest’è troppo, Poffar bacco! esclamò Mastro Lesina, Che fai? Si è mai visto da che mondo è mondo, tirare una vettura in questa guisa? Nella loro sciocca superbia credono saperne meglio degli altri. — Volea ancor dire; ma un di quei del Paradiso lo prese per il collo e lo cacciò fuori. Quando fu sulla soglia rivolse la testa indietro e vide che la vettura era trasportata in aria da quattro cavalli alati.

In quell’istante Mastro Lesina si svegliò e disse tra sė: in Paradiso molte cose non si fanno come sopra la terra; ma chi può vedere senza bizza attaccar cavalli davanti e die-