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quattro settimane or sono. Andarono nella stanza, sollevarono gli assi e sotto vi trovarono due monete, che la Mamma avea date un giorno al Bambino per farne elemosina ad un pover’uomo e quegli invece aveva pensato: puoi comprarne una focaccia dolce, le ritenne per sè e le nascose in mezzo alle fessure dell’impiantito; e non potendo perciò aver riposo nella tomba, tutti i giorni tornava a casa per cercar le monete.

I Genitori le diedero ad un povero ed il ragazzo da qui innanzi più non si vide.


LA SCIUPATRICE.


C’era una volta una bella ragazza, ma negligente e pigra. Quando dovea filare era così svogliata che se trovava qualche gruppo nel lino, ne strappava una manata e gettavalo a terra a sè vicino. Aveva per domestica una giovine molto laboriosa, la quale raccolse il lino da essa gettato via, lo pulì, lo filò fine fine e se ne fece fare una bella veste. — Un giovine dimandò in isposa la pigra padroncina e fra breve si doveano celebrar le nozze. Alla vigilia del matrimonio mentre la diligente domestica tutt’allegra danzava vestita della sua bella veste, la fidanzata disse:

   Ah, la donzelletta danza
   In quello che m’avanza!