Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
viii. - Le due milionàrie | 79 |
di onestà; ma certo non era nata per appartenere all’almanacco di Gotha dell’alta sozzura; e a suoi tempi il magnìfico Bandello non la avrebbe giudicata meritèvole della laurea di cortigiana onorata.
In secondo luogo non nasconderò che quel piattino di fègato con la cipolla soffritta mi aveva disgustato. Ne sentivo quasi il puzzo. Ella continuò noiosamente a parlarmi delle sue segrete aspirazioni che èrano quelle di ritornare in grembo alla vera onestà.
Allora io le dissi:
— Ma non mi pare, signora, che anche nello stesso stato presente, lei sia fuori della circoscrizione dell’onestà. Scusate, signora, avete rotto la fede? No, perchè non l’avete mai data! Avete qualche suicìdio su la coscienza? Nemmeno. Avrete dato scàndalo e certo questo vostro vestire è perturbante; ma voi potete ben dire: «è professionale»; ma anche altre donne, ritenute oneste dal mondo, commèttono scàndalo, purtroppo! Avrete acuito qualche desidèrio, ma la colpa fu del padre Giove che volle mèttere questi incendi nel sàngue dell’uomo. L’avete acceso, ma l’avete anche