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76 | viàggio d’un pòvero letterato |
sèrio, con un certo rispetto, almeno voi, tenendo conto che vivete della loro generosità.
— Se ghe dà la vita a sti porcei. Ah, sì ben, generosi! — disse ironicamente. — I òrdina una botiglia de sciampagna. Piper! Veuve Cliquot! — disse imitando la voce dell’uomo che ordina, — ma per farse vèdar che i xe scic, che i xe boni de spèndar un marengo — riprese con un lampeggiamento di sprezzo; — per ecitarne! Nineta — disse scotendo Lydia Dolores, — dìghelo ti a sto signor quante volte, de scondon, mi buto via soto la tòla el sciampagna. E a ti te digo: No star a bèvar, ti xe mata anche senza sciampagna.
La cèlebre Lydia Dolores sollevò appena la testolina dalla sua dormivèglia; confermò di sì: disse — Andemo a leto!
— Quando me parerà a mi — disse la bruna. E rivolta a me, disse: — El me creda, no i dà gnente per gnente!
Allora io mi ricordai di avere udito e letto che molte signore, appartenenti all’alta sozzura, possèggono ville, tìtoli di rèndita, fanno anche uno, due, tre matrimoni cospìcui. E per confermare il mio asserto, feci qualche nome famoso di cui ricordavo. Ella mi ascoltò con be-