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xxi. - L'alloro ed il cipresso | 237 |
cuna, che ora sono lì nella morte, un tempo fùrono nella vita. Casa di Ruggero Pàscoli; mensa familiare, ùmile santa mensa fiorita di tanti bambini; mensa tepente odorosa; parva domus, nido sospeso; primavera anche nell’inverno! E Cristo veniva a quella mensa. Poi una schioppettata, e Gesù Cristo non potè difèndere.
Mi tornàvano a mente le parole di Monaldo Leopardi: la spezzata corona delle giòvani olive, che èrano allegrezza e decoro della paterna mensa.
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— Usciamo, caro dottore.
Egli cercava ancora.
— Ma che cerca?
— Una cosa curiosa.
Egli tranquillamente cercava nelle buste, e a me intanto rifiorivano questi versi alla madre:
....Fioccava senza fine, |