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220 | viàggio d’un pòvero letterato |
— Vedo. E perchè la chiamate così?
Non sapea. La aveva comprata con quel nome.
Sventurata bèstia, se non fossi nata così piena di natural sentimento — pensavo, — avresti la consolazione di gustare un po’ di biada prima di andare al pelatòio.