Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
202 | viàggio d’un pòvero letterato |
sopra scritto: «Ascolterò la voce del mare», naturalmente in latino: Exàudiam vocem maris, perchè certe cose è bene che sìano capite da pochi.
Inoltre quella buona gente di Bellària conserva riti fùnebri molto gentili: porta a bràccio le bare e non fa discorsi. Però avrèbbero detto: «Um spis! Mi dispiace. Pòvero professore!». Anche senza sapere di che io sia professore, ciò è molto gentile.
Ma da qualche tempo, intanto, sono sorti forti dubbi su la probabilità di udire la voce del mare dal cimitero di Bellària; e poi lo scorso autunno è accaduto un fatto che mi ha impressionato.
È morto a Bellària un buon signore, che aveva anche lui una sua villetta: un buon signore che occupava poco posto su la superfìcie della terra; non diceva male di nessuno, e dava a tutti il buon dì. È morto di morte dolce come del resto meritava; ma non è stato accompagnato a bràccia al cimitero: è venuto invece il carro nero e oro col cavallo. La buona gente non ha accompagnato: guardava il carro transitare per la campagna e pareva dire: «Voi seppellite i vostri morti e noi i nostri». Nella chie-