Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
xix. - La festa della mamma | 199 |
cercando per le vie. In quale casa àbita la mamma? I doni del giorno della festa della mamma mi pèsano su le bràccia: io vorrei còrrere più veloce per le vie; ma un peso enorme, un enorme peso mi grava.
Ah, ecco la vècchia chiesa. La casetta è lì presso.
Quante volte nel dolce mese di màggio io giunsi in quella città, e bussai alla porta della casa! la mamma non c’era in casa; e donne del vicinato dicèvano che era andata alla chiesa: la ritrovavo in chiesa, lì presso, col capo chiuso nel suo nero scialle: mese di màggio; dolci preghiere; profumo tènero di primavera, viole màmmole, erba cedrina sopra gli altari.
Forse è lì che la ritroverò ancora! La vècchia chiesa elevava la fronte davanti a me. Spinsi la grave porta.
E allora mi ricordai che un triste giorno d’inverno sul pavimento di quella chiesa fu posata una bara con quattro ceri intorno, e un manto nero orlato d’argento era steso per terra! E quel manto mi gravava come un enorme peso.