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178 | viàggio d’un pòvero letterato |
verde e quanto sole!» pareva dire. «Oh, mondo bello! Mondo nuovo!»
Una paletta per ismuover l’arena; una barchettina nuova da pochi soldi: alcunchè di nuovo, di fresco, di lieto in tutto il modesto bagàglio, rivelàvano a prima vista che il viàggio era di piacere, e probabilmente per i bagni, per dipìngere di scuro le pàllide carni di quel fantolino. Anzi certo, ai bagni! Una grossa glàndola enfiata deformava il volto del piccino. Gli dava quella immobilità dolorosa del bimbo ammalato.
Mi sorprese allora una voce diretta a me, a me veramente.
— Scusi, signore, questo scompartimento è per i non fumatori!
Le parole èrano cortesi, ma il tono era severo.
Era il marito di quella madonnina: un giòvane smilzo da pochi soldi. Veramente la espressione significava altra cosa: «Lei guarda il petto della mia signora!».
No, caro uomo, cosa vuole che guardi quella roba lì!
Guardavo il bimbo. «Le madri vìdero i bimbi infilzati su le baionette bùlgare.»
Guardavo fuori nel sole la piràmi-