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xvi. - Pax tibi, Marce, Evangelista meus | 171 |
darti: «Dove siamo, bambina? Che cosa sono queste lìvide acque? questi palazzi tràgici con bianchi baleni come di schèletri nel marmo? questo enorme silènzio?». Vedere lo stupore dei tuoi occhi!
No, no, non vòglio farti vedere queste cose morte dove i sècoli hanno piovuto le loro làgrime.
Ecco, io ti porto la bàmbola nuova ed i baìcoli freschi.