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ix. - Magister elegantiarum | 91 |
dissi, e ringraziai della molletta e del consìglio.
— E un’ùltima spiegazione, la prego! — aggiunsi di poi: — lei, come ho potuto osservare, ha trovato sùbito la scatolina delle mollette; lì vedo che spunta il fazzoletto; di lì vedo che vien fuori l’astùccio delle sigarette. Io, invece, per trovare un oggetto necessàrio, devo ogni volta fare un viàggio per tutte le tasche: cerco il fazzoletto, viene fuori un toscano; cerco il toscano, viene fuori il temperino....
— Ma ogni tasca, signore — rispose quel caro giovane — ha la sua particolare missione....
Egli mi spiegava la missione delle vàrie tasche: ma ogni tanto si arrestava: la fuga dell’automòbile, giù per le discese, gli levava il respiro.
Capii come, oltre che dall’assenza della spolverina, il giovanotto era preoccupato della pazza corsa a cui si abbandonava l’automòbile. Diceva anzi:
— Quel diàvolo di chauffeur deve aver bevuto chi sa quanti cicchetti di grappa! Nelle svoltate, che non ci si vede a cento metri, lui lància questo baraccone alla terza velocità. Guardi come cala giù per