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ix. - Magister elegantiarum | 87 |
fìcile problema della differenza che intercedeva fra me e le persone eleganti in gènere, e lui in particolare.
Dissi dunque:
— Lei si lamenta di arrivare a destinazione mal conservato. Che cosa dovrei dire io, allora? Guardi queste scarpe gialle! Sono otto giorni che le porto e non si capisce più di che colore esse sìano. Se poi avessi comperato delle scarpe con la mascherina bianca e nera, come le sue, chi sa in quale stato sarebbero ridotte.... Le sue scarpe dèvono possedere un qualche segreto....
— Sono scarpe di american shoe, — disse — ed è già il terzo mese che le porto.... Ma la sera bisogna mètterci il suo bravo stirascarpe; e così si consèrvano nuove.
— Allora passiamo ai calzoni. Anche lei è in viàggio; ma i suoi calzoni sèmbrano dipinti come nei figurini. I miei..., i miei arrossìscono di fronte ai suoi.
Anche per i calzoni la cosa era sèmplice.
— Quando si lèvano, la sera — diceva — si fìssano nel loro stira-calzoni....
— E tutti questi arnesi per stirare, scusi, li porta con sè?