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il trionfo della penna d’airone | 87 |
Piccole sì, se la lunghezza della vita si misurasse alla stregua che il geometra usa per la materia: e non fosse vero cioè il contrario, cioè che il giorno, il mese e l’anno hanno valore di misura se non in quanto tu li combini con le fasi del vivere, col piacere e col dolore: vere misure della vita!
Come al mattino di estate, se ti levi quando rifulge ancora la Stella, ti sorprende il lento procedere della luce, così è del salire degli anni della giovinezza: e la materia stessa del cervello ritiene soave, come in tabernacolo, solamente quelle memorie: il resto è cronaca che si compone e si scompone ogni dì!
Così Leo rivide la camerata dei compagni crudeli sotto il gaz al mattino, le sentenze del prete Rettore, le ricottine della mamma, le scarpe del babbo, la scatola dei dolci del babbo, rivide anche le speranze del babbo fiorite più del grappolo delle sue viti, più del grano del suo campo amoroso!
Aveva richiamate queste memorie, ed esse erano vive davanti a lui.
Or dunque perchè odiare così gli uomini se essi sono fatti così? Tutto al più sdegnarsi: ma il sole non tramonti sopra la nostra ira, ma i fantasmi dell’odio non turbino il sonno e la notte; piuttosto cerchiamo alcun bene.
«Alcun bene, riposto e lontano!» diceva il piccolo piede di Regina che avanzava agile e