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58 | i trionfi di eva |
miche non contemplate in alcun testo — si accontentò di chiosare Leo. Perchè Torri, l’amante di Regina, passava per clericale.
Del resto cotesto Torri era bel giovane, alto, molto fine, molto elegante, occhi splendidi: godeva inoltre reputazione di gran serietà fra gli studenti di filologia. Quanto al clericale le cose dovevano essere andate così: povero in canna anche lui, Torri, senza appoggi e invece con buone dose di ambizione e di voglie, si era buttato con chi gli era capitato prima. Gli erano capitate prima delle buone lezioni private in alcune famiglie dell’aristocrazia nera, e lui diventò clericale e godeva di alcuna notorietà come critico d’arte in un giornale cattolico.
Già; o nero, o rosso, o verde, un giovane intelligente bisogna che lo scelga un partito, come una ragazza bella è bene che si decida fra i suoi corteggiatori.
Se no, questa rischia di restar zitella, e quegli non metterà da parte altro capitale che la propria indipendenza: capitale assolutamente infruttifero anzi passivo, non quotato presso alcuna Borsa! Prima, dunque, si sceglie quello che capita e dopo si muta, se torna o se piace.
E proprio Leo non ci pensò più a Regina: se non che, nel corso dei mesi, gli capitò due o tre volte di leggere nei giornali che l’esimia studentessa, Regina, avrebbe tenuto una conferenza sulla Donna cattolica, un’altra volta Contro