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il trionfo della penna d’airone | 51 |
che le cose del mondo vanno irrimediabilmente male e che i vostri consimili non sono più graziosi, ma sono una macchia sporca nel paesaggio del mare e della selva, quando in voi si viene radicando la convinzione che esiste una legge dello spirito immutabile come quella della materia e che, con tutto cotesto, voi fra i milioni de’ vostri simili non avete altro diritto che quello di essere tollerato per il posto che occupate, pel pane che mangiate, per l’ossigeno che respirate, oh, allora sì l’austerità è paurosa!
Dove è la verità? prima o poi? Eh, chi lo sa! Non lo sapeva nè meno Pilato, uomo positivo e proconsolo di Roma presso Giuda: anche egli si chiese: «Che cosa è la verità?»
La verità che io so in proposito è questa: Prima vuol dire che voi siete giovane e poi vuol dire che la morte si è allacciato le coreggiole dei suoi sandali per venire a farvi una visita.
Questo io so. Il resto lo sanno i filosofi patentati.
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Refrattario all’amore!
Oh, altra cosa è la superba castità del maschio, giovane e bello intento al pensiero, e altra cosa la castità dell’uomo il quale un bel giorno si