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50 | i trionfi di eva |
Spirito meditante e refrattario, adunque, all’amore!
Ma anche in questo bisogna intenderci per non dir cose che siano troppo fuori dal vero: il vero sacro ed occulto.
A vent’anni non c’è austerità che tenga e non c’è meditazione dolente che vi smorzi questa bella convinzione della giovinezza: «cioè che il signor Iddio, quando creò tutto il vasto mondo, lo abbia creato con uno speciale riguardo per voi, proprio per voi e per il vostro bellissimo volto.»
La luna, al tempo della giovinezza, vi manda un garbato sorriso: gli occhi dei fiori e dei passerotti contemplano proprio voi, i vostri propri consimili vi sembrano animali graziosi e benigni. Per far piacere a questi animali e far loro servizio, le stelle si rotolano lassù in cielo, il vapore sbuffa, il sole compie il suo orario regolare, il mare — docile bestione — fa da facchino e porta i bastimenti gravi sulla schiena: e, se hanno un torto i vostri simili, questo consiste solamente nel non riconoscere compiutamente i vostri meriti e i vostri diritti.
Oh, più tardi, molto più tardi la luna non avrà più complimenti per voi; e allora, quando la luna non vi fa più complimenti, quando vi avvedete che il sole compie i suoi giri con una rapidità spaventosa ed inesorabile (mentre prima spiegava in pace le vele d’oro al blando favonio del tempo) quando il vostro spirito critico trova