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42 | i trionfi di eva |
provocato dalla passione! Mettetevi composta, viene gente. Andiamo a far la pace. Suvvia!
Il marito di Clodio cessò di cantare ciribibì; fissò gli occhi in volto alla dama, poi, come un organetto a cui è stato mutato il registro, riprese su altro tuono:
- Pace non voglio fare
- Sono ostinata...!
La dama ritornò con un gesto di rabbia ai suoi.
— È inutile! Ha cominciato con le canzonette e non la finisce più!
— Tout finit par des chansons! — filosofò l’uno degli accoliti.
Consultavano fermi davanti a noi sul modo come frenare quella pazza ubbriaca.
E consultando indugiavano ad avanzare come se quello star fermi avesse ritardato l’avanzar della luce. Ma il sole oramai saettava strali vivi nel cielo; le piante si destavano, un fragor di ruote annunciava la gente e il nuovo giorno.
Ventilavano il progetto di una carrozza, di un farmaco, di lasciarla sola e così discutendo si erano mossi alquanto.
Un fremito di rabbia scuoteva i miei nervi e se il polso fermo del dottore non mi avesse trattenuto, confesso che mi sarei lanciato fra quella gente.