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252 | i trionfi di eva |
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Questa tassa, tradotta in buon volgare, vuol dire: «meno figliuoli fate e meglio è: meno bocche respiranti e più benedizione!
Non la volete capire? siamo in troppi, anzi troppissimi e perciò tasse da scorticare ai procreatori eccessivi e legali!»
Voi, ingenuo, rispondete: «ma dove se ne va allora la santità della famiglia, che voi legislatori proclamate, senza figliuoli?»
Ma il signor Agente delle imposte col linguaggio pratico delle sue bollette vi spiega che la santità della famiglia è sovente una frase decorativa dei codici e dei testi della morale, un epitheton ornans come dicono i rètori.
Il fatto è ben diverso.
Ed ecco la ragione perchè quando Puccìn si presentò sull’orizzonte della vita, entrò bensì nel bell’appartamento di Almerigo Crosio una provetta levatrice con tutta l’antisepsi voluta dalla scienza; ma non venne la fede, non venne l’esultanza.
Almerigo Crosio in quel giorno ricordò melanconicamente il tempo lontano quando nella sua casa era comparso il primogenito, ed egli,