Pagina:Panzini - Trionfi di donna.djvu/248

244 i trionfi di eva

volerlo, la vostra abituale modestia ha subìto alcuna variazione di tenue e pretensiosa dignità.

Piccola cosa che non vi nuoce punto, anzi vi torna a ben meritata lode. Parigi vi ha convertita all’ultimo stile: prima erano timidi, vaghi accenni, ma ora è sinfonia spiegata e piena. Oggi la vostra conversione all’ultimo stile è completa. Siete florealmente stilizzata, piccola Mimì, e non vi disconviene.

Ai miei tempi, quando fiorivano le violette sul colle di S. Luca o quando venivate meco a S. Giovanni in Monte

a sentir la tromba
sonar la ritirata

voi non portavate che un anello al dito medio, fatto di un vile chiodo di nero ferro ritorto. Allora usava così. Oggi le vostre dita sono nascoste sotto una fila di anelli e di pietre di vario colore, splendore e valore: avete imparato un fare languido, calmo (ricordate un tempo come eravate nervosa e stramba?) e signorile: la vostra piccola figurina si innalza sopra la liliale foggia di una gran gonna a strascico; e i vostri magnifici turbolenti capelli neri si sono acconciati a quella composta pettinatura che è detta verginale e che le gran mondane hanno, con molto acuto senso di contrasto erotico, adottata.

Che più? Il buon genio che ha presieduto alla