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138 | i trionfi di eva |
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— Sapete signorin Nadina grande novità di ier sera? — domandò il dì seguente Mrs. Evelyne.
— Io non so niente.
— Allora dirò? io: Quell’orribile uomo è partito.
— Chi? il signor X***?
— Precisamente, partito autenticamente: visto io alla stazione con le scarpe, con il colletto e con la valigia. Partito! Nous en sommes délivrées.
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Partito veramente!
E la lettera di commiato fu recapitata a Nadina la sera stessa: lettera assai strana. Confessava la sua passione per lei. Diceva avere ella pieno diritto di tormentare, perchè essere questa una forma di rara e squisita voluttà per la donna. Non poter però egli più resistere e perciò fuggire. Del resto esser pronto ad esserle servitore e ubbidiente ad ogni suo imperio se ella lo avesse richiesto.