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il trionfo di nadina | 129 |
strano, ingenuo e sapiente. Una vena di letizia fraterna le si apriva quando si trovava in sua compagnia.
***
— Uomo incredulo — disse un giorno Nadina (e il sole folgorava nel cielo di mezzogiorno e le diafane campanelle del pergolato non avean la forza nè meno di segnare un’ombra sul terreno) — uomo incredulo, si fermi qui sulla porta e mi dica che profumo ella sente.
— Un profumo di intingolo delizioso.
— Ebbene allora si avanzi ed entri! — e lo guidò nella cucinetta presso i fornelli. — Guardi quest’umido da cui emana un così eccitante profumo.
Non strabili: sono pomidori autentici: il tutto preparato con le mie mani. È persuaso che anche le dee sanno far da cucina?
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Ma Mrs. Evelyne non la pensava così. Mrs. Evelyne non potè a meno di dire il suo pensiero a Nadina.
— Io avere dovere di mettere in guardia voi, signorina, così gentile, contro un grave pericolo.