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50 | Signorine | :: |
— Ah, Prosdocimi! Scusate, non vi ravvisavo!
— Sissignore, Piero Medici, o Medici Piero, come si dice adesso.
— Benissimo, accomodatevi, amico mio: io ho sempre letto «Prosdocimi», ma non importa.
E Piero Medici fu fatto entrare.
— Dunque, la bambina sta bene?
— «Puccin» adesso sta bene.
— E chi è questo Puccin?
— La sua bambina! Noi l’abbiamo sempre chiamata così: Puccin!
Così infatti: da Giuseppa, Giuseppina; da Giuseppina, Beppa, Beppuccia, Puccia, quindi era venuto fuori un «Puccin».
Disse Crosio: — Oh, che forse è stata ammalata?
— In fin di vita.
— E non mi avete scritto niente?
— Noi abbiamo scritto — disse Piero Medici — e li aspettavamo. Puccin era ridotta bianca come quella carta, pesava come un passerino morto, e non si vedeva di vivo