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fè-latte caldo all’impaziente. Crosio non scrisse nulla nell’albo.

Ma quando comparve la terza creatura, Crosio pensò che la sua signora provvedeva con troppo entusiasmo alla continuità della stirpe.

Di questa considerazione chi ne sofferse fu Giuseppa, la neonata, la innocente!

Con tanta abbondanza di bei nomi muliebri, fu imposto all’innocente questo nome di Giuseppa, tolto dal calendario nel dì della nascita.

Invano la piccola creatura faceva capire, con due grandi occhi attoniti, che anch’ella aveva diritto al caffè-latte in famiglia. Il fagottino di circa quattro chili fu portato via da una balia campagnola e non se ne parlò più.