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Ognuno diceva sua ventura, e il vecchio ascoltava con benevolenza.
— Io — cominciò R*** — non fo per vantarmi: sono giovane e bello, e sono psicologo. Passo per il corso, e una signora per bene, eh!, mi ferma e fa:
«— Lei è il signor tal dei tali?
«— Che! — fo io. — Io sono R*** romanziere. O, non mi conosce?
«— Mi dispiace, no; ma si assomiglia tanto!
«— Se posso sostituirlo... — dico io.
Ella fa una smorfietta pudica e dice:
«— Perchè no?
E continuando a raccontare sua ventura, R*** lodava la sua gagliardia e pungeva la defunta gagliardia del vecchio.