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Nei tempi andati gli uomini costruirono per loro difesa leggi veramente feroci contro la donna.

Essa fu dichiarata persino infetta, non toccabile; essa fu goffamente velata, chiusa nel gineceo, nel convento, nella casa maritale; fu costretta «a viver casta e filar la lana», fu condotta sul rogo dietro il marito morto; e se era bellissima, fu costretta a nascondersi per non dare scandalo con la sua bellezza.

Queste vecchie leggi ora sono crollate.

L’uomo le ha fatto dono del pareggiamento dei sessi.

Essa lavorerà, sì, certo! Prenderà il suo stipendio. Frequenterà le scuole. Parlerà con voi da pari a pari di scienza, di fisiologia, di arte. Parlerà con compostezza come buona collega. Parlerà di tutto. Poi farà la dattilografa, la maestra, l’artista di cinemà. Non pretenderete mica però che faccia la cuoca per voi, o la lavandaia per voi!