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146 | Signorine |
La signorina non rispose nemmeno, ma fece con la mano un gesto di disprezzo, che voleva dire tante cose.
– Lei si deve spiegare.
Ma la signorina si rifiutò.
– Mi vuol forse obbligare con la forza?
– Ah, che mi rompe un dito! Ebbene sì, allora glielo dico: ma stia fermo: lei è più accanito degli altri. Ma si vada a raccogliere nei casti pensieri della tomba! Infame e villano!
L’avvocato Carrà è veramente villano: aveva spezzato un’unghia alla signorina! E, quello che è peggio, le aveva slogato il ditino pollice, così che l’aveva resa inabile al lavoro.
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L’articolo 1511 del Codice Civile del resto parla chiaro: «Qualunque fatto che reca danno ad altri, obbliga quello per colpa del quale è avvenuto, a risarcire il danno».