Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
Papà, un po’ di morale | 129 |
un grido, e una figura scomparve, nel modo stesso che nel sogno scompare l’imagine se nel buio della stanza entra la luce. Non era un ladro e nè meno un sogno.
⁂
— Papà, come hai dormito? – domandò Brais figlio al mattino.
– Bene, figlio mio.
– Vero che è un letto eccellente?
– In fatto. E tu hai dormito?
– Niente papà. Colpa tua! Tutta notte non hai fatto che russare, certi urli, certi versi! Fischiavi anche. Facevi senso! E poi, sai bene, che la sola idea di un’altra persona in letto non mi fa dormire.
– Dormirai questa notte, figlio mio, perchè parto stamane; ma ti volevo dire soltanto una cosa: quei libri che hai sul comodino, credi, non vanno bene. Seriamente, vanno molto male!
– Papà – disse Brais figlio – pretendi che legga io un libro di filosofia?
Non scherzare, figliuolo!