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per cui noi saremmo superiori agli Dei, non fare mai oltraggio e torto a nessuno, nemmeno, sì, nemmeno ai nostri nemici?

— Sono cose troppo difficili. Io credo che sarà bene rimandarle per un’altra volta. Ora preferisco ragazze di più dilettevole genere che la non più giovane signorina Aretè. Sai che c’è in Atene Cleonetta, Socrate caro? E il più bel fiore che io abbia mai visto sbocciare nei giardini umani; essa poi è stata qualche tempo a scuola a Mitilene, nell’isola di Lesbo, ed è sbarcata, or non è molto, piena di sapienza e di entusiasmo.

— Oh, amico, — gli rispondeva Socrate, — pensa a questa cosa: le tarantole che sono ragni grandi non più di mezzo òbolo, se toccano l’uomo con la