Pagina:Panzini - Santippe.djvu/240


La immortalità dell'anima 223

Sì, sì: il problema della morte rimane ancora uno dei più seri problemi della vita, ma sarà meglio non parlarne.

Chi ha visto su di un caro volto immobile rinchiudersi il coperchio della bara, preferisce non parlarne. Dirò soltanto che dei molti argomenti di Socrate, o di Platone, questo più mi piace, come quello che più è semplice, tanto semplice che non è nemmeno un argomento: «Se non ci fosse la vita futura, ben fortunati sarebbero gli uomini malvagi perchè con la loro anima scomparirebbe anche la loro malvagità».

Come anche pare una cosa assurda che per un bicchiere di cicuta, una innocente pianticella, propinata da Anito, si debba spegnere la meravigliosa sensazione del vivere.