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Ellade, giovinezza del mondo 7

ridonateci la giovinezza meravigliosa!» sospirai.

Qualche monte abbastanza alto e gelido lo avevano pur anche gli Elleni; ma ci collocavano gli Dei.

Del resto era un povero e sterile paese l’Ellade, tanto che ai suoi abitanti, per mangiare, conveniva navigare e combattere. Mancavano i cereali. Però dalla roccia calcarea balzava il tralcio della vite e sorgeva impetuoso, con le sue pallide chiome, l’ulivo.

Il mare che penetrava fra le terre, teneva in vibrazione gli spiriti, come in una azzurra irrequietudine: tutt’all’intorno poi fiorivano le viole, colore della morte e profumo della pura giovinezza, tanto che un poeta, come vinto da quella ebrietà, cantava: «O, Atene, splendida, gloriosa città, incoronata di viole, ce-