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XI.
La Immortalità dell’anima.
La presenza di Santippe presumibilmente contrastava con l’argomento che Socrate, dopo essersi soffregata la gamba, stava per trattare con i suoi amici: cioè dell’immortalità dell’anima.
Egli, come già abbiamo veduto, non appena gli fu tolta la catena, aveva sentito il piacere, mentre prima sentiva il dolore. Una vera scoperta come quella di Archimede.
Socrate naturalmente non tripudiò, come Archimede, per la sua scoperta sulla legge morale del Piacere e del Dolore.